• sabato 27 Luglio 2024 12:06

Con la circolare 115/2022 del 31 ottobre scorso il Ministero dell’Interno ha di fatto bloccato il rilascio dei certificati anagrafici da parte di soggetti diversi dai dipendenti dell’Amministrazione comunale preventivamente censiti ed autorizzati.

Finisce così un ulteriore servizio pubblico disponibile nelle Tabaccherie ma anche nelle edicole e nelle cartolibrerie che avevano aderito ad una piattaforma telematica convenzionata con i Comuni.

La circolare è stata in un certo senso una doccia fredda che ha annullato una ulteriore possibilità di accesso di clienti nelle rivendite di generi di monopolio ed ha decurtato una possibile ulteriore entrata economica nelle già scarse casse.

Siamo preoccupati per questo divieto imposto dal Ministero sull’erogazione di un servizio che consentiva ai cittadini di poter richiedere certificati in tutte le ore del giorno senza dover sottostare agli orari di apertura degli Uffici comunali” ha dichiarato il presidente della UIT Pasquale Genoveseanche se la rete di adesione dei Comuni non era completa“.

Ma questa notizia in un certo senso conforta la nostra perplessità manifestata sin dall’inizio della campagna di adesione al servizio. Avevamo espresso qualche dubbio sulla violazione della comunicazione di dati sensibili contenuti nel sistema dell’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente la cui tutela è garantita dall’utilizzo di dispositivi di sicurezza assegnati dal Ministero ai Sindaci ed ai dipendenti dell’Amministrazione comunale” continua il presidente Genovese.

C’è però da sottolineare che ancora una volta non viene fatta chiarezza sul ruolo del Tabaccaio che se da una parte è un Concessionario dello Stato e, quindi, gode di tutti i requisiti accertati per l’erogazione di servizi dello Stato, dall’altra viene utilizzato a convenienza, così come è avvenuto nel periodo della pandemia Covid 19” conclude Genovese rimarcando un particolare attenzionamento della UIT presso le opportuni sedi al fine di poter ottenere una definitivo modus operandi al passo con i tempi che veda il Rivenditore di Generi di Monopolio quale figura essenziale del sistema economico nazionale equamente retribuito per il lavoro, l’impegno ed i rischi a cui è sottoposto.